Dona 2 euro per aiutare i bambini con autismo: invia un sms al 45506

di Redazione Wittytv
Daytime

Parte la campagna “Mio piccolo principe, non sarai più solo!” Un sms al 45506 per sostenere i bambini con autismo.

Un impegno concreto, da mettere in pratica subito: sviluppare nuovi servizi specificamente dedicati all’autismo, affinché sempre più bambini possano accedere a programmi di intervento qualificati, è l’obiettivo della campagna “Mio piccolo principe, non sarai più solo!” di Fondazione Renato Piatti onlus, a cui si può contribuire con un sms o con una chiamata da rete fissa al 45506 dal 1° al 12 maggio 2016.

Prima tappa è l’apertura di un nuovo centro, a Varese. Il progetto nasce due anni fa e sta ormai per vedere la luce. Secondo i programmi, il nuovo centro di Fondazione Piatti per minori con disturbi dello spettro autistico aprirà i battenti prima dell’estate. Avrà la medesima impronta di un altro centro che la fondazione gestisce a Milano da tre anni e farà tesoro di 16 anni di esperienza nel prendersi cura di persone con disabilità intellettiva e relazionale di tutte le età: 380 ospiti, a fine 2015, di cui 112 con disturbi dello spettro autistico (quasi il 30%), 85 dei quali minori.


DI COSA PARLIAMO QUANDO PARLIAMO DI AUTISMO

Crescere e imparare non è scontato per i bambini con autismo. Per apprendere anche un singolo gesto, come indicare un oggetto con un dito o lavarsi le mani, un bambino con autismo ha bisogno di essere costantemente e continuamente abilitato. Purtroppo sono ancora ignote le cause dell’autismo, manca quindi la possibilità di una terapia causale e radicale. Non esiste inoltre una forma di autismo, ma piuttosto “tanti autismi”, per le diverse e uniche manifestazioni con cui questo disturbo si presenta. Solo interventi personalizzati, precoci e intensivi, che coinvolgano i familiari, la scuola e la società adulta, consentono di migliorare molte delle aree di sviluppo dei bambini con autismo, cambiando il loro futuro e quello delle loro famiglie.

Dati recenti mostrano che in Italia vi sono 100 mila bambini e adolescenti con autismo. Ne soffre un bambino ogni 160 (fonte: Organizzazione Mondiale della Sanità) e i maschi sono i più colpiti: 4 volte più delle femmine, senza differenza tra le varie etnie e condizioni sociali. Secondo il Centers for disease control and prevention (organismo di controllo sulla sanità pubblica degli Stati Uniti d’America), l’autismo colpisce un bambino americano su 68, con tasso di incremento cresciuto di 10 volte negli ultimi 40 anni. Dati che mostrano come l’autismo sia la disabilità con il maggiore fattore di crescita.

In Italia a confrontarsi quotidianamente con il problema dell’autismo sono circa 500 mila famiglie, ma alcune fonti citano numeri più elevati. La discordanza è dovuta alla difficoltà nella diagnosi precoce: il problema si manifesta con un complesso di comportamenti che possono confondersi con altre sindromi neuropsicologiche e talvolta i sintomi non vengono facilmente identificati in modo corretto dal pediatra o dal neuropsichiatra.

A tutt’oggi non è possibile definire un’attendibile ipotesi unificante sulle cause dell’autismo. I dati rilevati dalle varie ricerche non sono in contraddizione tra loro, ma suggeriscono che non si debba pensare a “una causa” dell’autismo, ma a complesse catene causali di eventi in ambito neurobiologico che, combinati l’uno dopo l’altro, sfociano in questo disturbo come a una “via finale comune” di diverse patologie. Allo stesso modo, per le diverse e uniche “manifestazioni”, perché unica anche è la persona, bisogna parlare non di un autismo, ma di tanti autismi.

Se dall’autismo non si guarisce, di autismo non si muore. L’autismo non è solo infantile, ma dura tutta la vita. Con, malgrado e attraverso l’autismo, si diventa grandi. I bimbi con autismo saranno adolescenti con autismo, giovani con autismo, adulti con autismo, anziani con autismo. L’autismo va quindi affrontato in un’ottica di ciclo di vita.

L’APPROCCIO DI FONDAZIONE RENATO PIATTI ONLUS

«Prima le persone poi gli autismi, questo è l’approccio di Fondazione Piatti, che è poi quello della nostra casa madre Anffas. Per i valori e la mission che animano la nostra Fondazione – afferma Cesarina Del Vecchio, Presidente di Fondazione Renato Piatti onlus – non possiamo far altro che pensare e guardare all’autismo come una modalità diversa di affrontare e incorporare il mondo, e in quanto tale “né giusta, né sbagliata”, ma unica. È una condizione da riconoscere, sostenere e “attrezzare” per una vita che sia il più possibile di qualità. La nostra attenzione agli autismi conferma ancora una volta la nostra grande attenzione alla persona, prima che alla disabilità.»

Da un punto di vista pratico, i nostri interventi si basano sulle linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità, dove sono illustrati i metodi scientificamente provati come utili a incidere sullo sviluppo dei bambini con autismo. Non prediligiamo un solo metodo, ma cerchiamo di capire quali siano quelli più indicati per ciascun bimbo, integrandoli in un approccio globale. E per favorire le relazioni sociali, si usa prevalentemente il lavoro in gruppo, per allenare i bambini alla vita reale, senza dimenticare che ciascuno di loro è un soggetto unico, con caratteristiche peculiari.

LA CAMPAGNA

Dall’1 al 12 maggio è possibile sostenere la campagna “Mio piccolo principe, non sarai più solo!” di Fondazione Renato Piatti onlus, per sviluppare nuovi servizi per minori specificamente dedicati all’autismo, affinché sempre più bambini possano accedere a programmi di intervento qualificati. Il valore della donazione tramite il numero 45506 sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce, Tiscali e per ciascuna chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa Vodafone e TWT. Sarà di 2 o 5 euro per ciascuna chiamata fatta sempre al 45506 da rete fissa TIM, Infostrada, Fastweb e Tiscali.

Il bambino che guarda il cielo stellato è un piccolo con autismo, che proprio come un piccolo principe attende un segnale, un evento che possa cambiare il corso della sua vita. A impersonarlo è Paolo, ospite del nostro centro per l’autismo di Milano, che ha giocato con noi nell’eseguire le consegne durante le riprese. Per Paolo, come per gran parte dei bambini con autismo, il mondo è strano, difficile da comprendere. E allora lo sguardo rivolto al cielo è una metafora: il nostro Paolo attende un accadimento che possa dare una svolta alla sua esistenza, un gesto che possa aiutarlo a sollevarsi al di sopra delle sue difficoltà. Quel gesto è ciò che noi, in Fondazione Piatti, facciamo ogni volta che accogliamo un bimbo in un nostro centro: ci prendiamo cura di lui e usiamo tutti gli strumenti che conosciamo per fargli superare le sue fragilità. Ma è anche il gesto di tutti coloro che, con un sms, ci doneranno – almeno in parte – le risorse che occorrono per mettere in pratica gli interventi più adatti. Così Paolo e molti altri bambini con autismo potranno iniziare a prendere confidenza con il mondo, e il cielo potrà stare a guardare.

BREVE STORIA DI PAOLO

Paolo, il protagonista del nostro spot, è un bambino di 8 anni. E’ ospite del centro per l’autismo di Fondazione Piatti a Milano da un anno e mezzo, tre pomeriggi la settimana, mentre al mattino frequenta la terza classe della scuola elementare. Paolo ha un buon livello di funzionamento, usa il linguaggio in modo appropriato («a casa addirittura esagera e ci sommerge con le parole», dice il papà) ma ha difficoltà di relazione con gli altri e vive con grande ansia i momenti di snodo della giornata, provando molto disagio nelle attese. «Il suo percorso sta mostrando progressi significativi – afferma sempre il papà – e questo ci conforta. Qualche anno fa, forse, non avremmo scommesso sulle sue risorse ma oggi sì. Sappiamo che molti altri bambini con autismo partono con maggiori svantaggi rispetto a Paolo, ed è pensando a tutti loro che abbiamo acconsentito con piacere a questa iniziativa». Il piccolo Paolo, al di là del consenso dei genitori, ha liberamente accettato di “giocare” con noi durante le riprese. Eseguire consegne, d’altra parte, rientra nella sua “tabella delle attività” e lui lo ha fatto davvero bene. Il suo sguardo tenero e profondo ha colpito tutti, e speriamo che possa bucare il video così come è avvenuto dal vivo.

GLI AMBASCIATORI DELLA CAMPAGNA

Fondazione Piatti ringrazia i tanti ambasciatori che in diversi modi stanno dando supporto alla campagna di comunicazione: Violante Placido, Tessa Gelisio, Mary Sarnataro, Raphael Gualazzi, Emma Marrone, Alessandra Amoroso, Margherita Zanatta, Paola Marella, Francesca Lancini, Elena Mearini, Cristina De Pin, Rocio Munoz Morales, Laura Gauthier e altri ancora.

Per la campagna “Mio piccolo principe, non sarai più solo!” sono stati realizzati uno spot radio e uno spot video per il quale Marco Clini ha prestato la sua voce dimostrando una grande sensibilità.

Un grazie anche alla Federazione Italiana Canottaggio per il suo supporto alla campagna di raccolta fondi, attraverso il suo patrocinio.

Visita il sito www.fondazionepiatti.it/miopiccoloprincipe

A proposito di Fondazione Renato Piatti onlus
Fondazione Renato Piatti onlus è stata costituita nel 1999 a Varese per volontà di alcuni soci della locale Anffas (Associazione Nazionale Famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) allo scopo di progettare, realizzare e gestire servizi a favore delle persone con disabilità intellettiva e relazionale e delle loro famiglie. Gestisce 15 unità di offerta nelle province di Varese e Milano, tutte accreditate presso Regione Lombardia, nelle quali si prende cura di circa 400 persone di tutte le età, grazie all’impegno di oltre 450 tra operatori e volontari.Nelle 15 unità di offerta della Fondazione si va dalla riabilitazione intensiva con i bambini (Centro Riabilitativo Semiresidenziale – CRS – Besozzo), con un focus sull’autismo e sui disturbi pervasivi dello sviluppo (Centro Terapeutico Riabilitativo Semiresidenziale – CTRS – Milano), all’intervento in comunità per minori con disagio (Comunità Terapeutica – CT – Fogliaro -Varese), all’assistenza alla persona disabile anziana (Residenze Sanitarie assistenziali per persone con Disabilità – RSD – San Fermo-Varese e Sesto Calende). Per adolescenti e adulti vengono offerte le soluzioni dei centri diurni e residenziali (comunità alloggio), dislocati a Varese, Besozzo, Sesto Calende, Busto Arsizio e Melegnano. Per maggiori informazioni: www.fondazionepiatti.it