Loredana Bertè a L’Intervista di Maurizio Costanzo

di Redazione Wittytv
Daytime

Giovedì 11 ottobre, in seconda serata su Canale 5 quarto imperdibile appuntamento de “L’intervista”.

Ospite di questa puntata l’artista più eclettica, innovativa e controversa della musica italiana, la donna che nel nostro Paese ha osato di più dettando mode e tendenze: Loredana Bertè.

La regina del rock italiano si racconta a Maurizio Costanzo in un incontro intimo e intenso scandito dalle immagini più rappresentative della sua vita. Immagini che evocano la brillante carriera di un’icona della musica che rappresenta il vero talento e la genialità.

Di seguito alcuni stralci de L’Intervista tra Maurizio Costanzo e Loredana Bertè: 

SUI GENITORI E L’INFANZIA

Costanzo: Cosa è la regola del niente?

Bertè: E’ che non avevamo niente. I miei genitori erano degli statali: mio padre preside, il classico padre padrone…

Costanzo: parliamone un attimo…

Bertè: […] è una ferita troppo profonda che è restata dentro di me per sempre, ho visto delle scene che nessuno dovrebbe vedere. […]

Costanzo: e con tua madre che rapporti avevi?

Bertè: difficili perché sposandosi a 15 anni […] era un’altra bambina, non era la mamma… era la quinta bambina […] e la storia del niente appunto è che non esistevano compleanni, non esisteva Natale […]

Costanzo: Tu hai vissuto più con Mimì…

Bertè: certo eravamo molto più in simbiosi che con gli altri, gli altri ci sembravano degli estranei… a 13 anni siamo andate via di casa. […]

Costanzo: è molto duro quello che dici, per rispondere così dovete aver patito…

Bertè: moltissimo, la fame anche […] vivevamo con poco […] non mangiavamo… c’era un bar che ci dava i tramezzini gratis, io questa cosa non la posso dimenticare…

SU MIA MARTINI

Costanzo: c’è un giorno in cui non pensi a Mimì?

Bertè: no… mi manca disperatamente… io ho dei rimorsi…

Costanzo: quali?

Bertè: di non aver detto abbastanza ti voglio bene, il mio rimorso più grande è non averla stretta mai, non averla mai abbracciata e averle detto ti voglio bene anche diecimila volte… […] non l’ho fatto.

Costanzo: mi dici in poche parole chi era Mia Martini?

Bertè: era una pazza…

Costanzo: perché?

Bertè: perché faceva tutto senza pensare, qualunque cosa…[…] non è vero che il tempo cancella tutto perché non cancella niente. Io ce l’ho dentro…quando è morta una parte di me è morta.

SULL’AMORE

Costanzo: sei innamorata oggi, Loredana?

Bertè: no.

Costanzo: da quanto?

Bertè: da 25 anni, 30. Sì son casta e pura.

Costanzo: tu hai provato amore, l’ultima volta 25 anni fa?

Bertè: sì con Borg.

SUI FIGLI MAI AVUTI

Costanzo: l’hai sposato Borg…

Bertè: l’ho sposato perché mi sono detta voglio dei figli… io che di solito non faccio domande dopo 4 anni di matrimonio gli ho detto “era meglio la parte della fidanzata, io son sposata con te da 4 anni, voglio dei figli!”… lui, insieme alla madre ha detto “assolutamente no. I figli solo di sangue svedese”.

SUL RAPPORTO CON ANDY WARHOL 

Bertè: il periodo americano per me è stata una manna dal cielo discograficamente perché conoscendo Andy Warhol. Lui pensava fossi la barista di Fiorucci sulla 53esima, io ero la madrina di tutti i Fiorucci aperti nel mondo e quindi stavo lì il pomeriggio… era un tinello con una bellissima macchina da caffè e avevo imparato a usarla bene… alle 5 del pomeriggio, sempre alle 5, arrivava Andy Warhol che mi ordinava un caffè oppure un cappuccino.

Costanzo: sai che ti invidio per aver conosciuto Andy Warhol… ma c’è stato qualcosa?

Bertè: no, abbiamo ballato, abbiamo condiviso la factory ma soprattutto facevo la tuttofare, arrivava qualcuno lo dovevo intrattenere…

Costanzo: ma perché? eri la signora Warhol?

Bertè: ma no, ero un’amica che lo capiva perfettamente… mi chiamava “Pasta Queen”, per lui facevo di tutto… adorava come cucinavo… voleva sempre cucina italiana.

 

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