Testo dell’inedito di Jacopo Sol – Complici
Ti ho chiamata quando ero solo
nel letto di un pronto soccorso
tra noi era già finita,
ma eri l’unica che mi capiva
e quando mi ricercherai
non so se ti rifiuterei mai
ci siamo presi e poi persi
poi presi e poi persi
ancora,
e ancora e ancora
Non so se finirà mai
fingiamo di allontanarci
mi gridi che mi odi
e un attimo dopo sei tu che mi spogli,
per quanTo possiamo nasconderlo
c’è qualcosa che ci lega e lo so
che anche se gridi che mi odi
io e te saremo sempre dei complici
Sei quella che mi ha insegnato
che cosa vuol dire amare
e amarsi fino a estremizzare quello che proviamo
per farci del male,
odiarsi e amarsi fino a possedersi come oggetti
e allontanarsi fino a ritornare ancor più stretti
sei quella che mi ha portato giù
ma che poi mi ha anche salvato
sei quella dei non ti voglio più
ma che poi è sempre tornata,
ci siamo presi e poi persi
poi presi e poi persi ancora,
e ancora e ancora
Non so se finirà mai
fingiamo di allontanarci
mi gridi che mi odi
e un attimo dopo sei tu che mi spogli,
per quando possiamo nasconderlo
c’è qualcosa che ci lega e lo so
che anche se gridi che mi odi
io e te saremo sempre dei complici
Vorrei non finisse mai
smettiamo di allontanarci,
che infondo senza orgoglio
siamo la stessa cosa
Sei quella che mi ha portato giù
ma che poi mi ha anche salvato
sei quella dei non ti voglio più
ma che poi è sempre tornata
e anche se gridi che mi odi,
io e te saremo sempre dei complici
una storia senza fine