Testo dell’inedito “Le stesse molecole” di Briga

di Redazione Wittytv
Daytime

Ho perso troppe volte e sono io
a fare a pugni nella notte per il nome mio
e questa qua, lo so,
non è la vita che vorrei,
buttare il tempo per cercare quella che non sei.
Te l’ho mai detto?
Ho perso troppe volte e sono io
a fare a pugni nella notte per il nome mio
e questa qua, lo so,
non è la vita che vorrei
buttare il tempo per trovare quella che non sei.

Ho perso troppo tempo e forse ho una maledizione,
ti porti via la rabbia dentro, come un’emozione,
sapessi il tempo che ho lottato per avere un mondo
che non ho visto, e mi hai levato in meno di un secondo.
Sapessi i treni che ho rincorso per tornare a casa,
pieno di sogni sopra il volto da coprire ASAP.
Se avessi i soldi acquisterei un po’ di felicità
ma non ce n’è ombra e non si compra con semplicità
e mi rifletto sopra il ghiaccio nel Campari soda
se la mia vita è un film, io sono ai titoli di coda,
mi guardano da sopra.
Chi non si schioda dal mio suono
chi vive per la moda e chi si droga per sentirsi un uomo.
Io sono come sono
che scrivo le canzoni
coi miei difetti, che mi tengo stretti
mentre sfogo le mie frustrazioni,
sono sicuro che mi capirai
ma sono stanco di cantare
sotto una finestra che non s’apre mai.
Se sto a bottega l’ho fatto per noi
ma fra due mesi sto fuori, lo sai,
Briga, prima che muori, tirami fuori dai guai.
Liquori, batticuori e Laphroaig ’79,
luce degli occhi
e poi mi giri i tacchi e te ne vai;
mai, fine pena, mai
lo sai che ci sto
lo so che ci stai.
Ho già portato troppe tegole, ma
non credo di esserne colpevole:
se guardi, abbiamo le stesse molecole.